L’Avv. Simone Berillo nell’anno accademico 2017-2018 ha conseguito la laurea magistrale in Giurisprudenza con votazione di 110/110 e lode, discutendo la tesi dal titolo: “La riforma del processo di nullità matrimoniale canonico. Il Motu Proprio Mitis Iudex Dominus Iesus”. L’elaborato, discusso con la cattedra di diritto canonico, retta dalla professoressa Pierangela Floris, analizza le modifiche approntate da Papa Francesco al processo di nullità matrimoniale. La passione per le materie giuridiche gli permette di completare gli esami accademici nel quarto anno universitario e di iscriversi da laureando all’Ordine Degli Avvocati di Cagliari, come praticante avvocato. Affascinato dalla professione legale continua da dottore in giurisprudenza la pratica forense in due diversi studi legali del capoluogo sardo, occupandosi principalmente di tematiche inerenti al diritto civile e al diritto penale. Spinto dall’interesse verso le persone più deboli e meno tutelate, nel luglio 2019, decide di ricoprire la carica di amministratore di sostegno, figura istituita per aiutare le persone che, per effetto di un’infermità fisica o psichica, si trovano nell’impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi. Nel novembre dello stesso anno, supera la selezione – basata su titoli – per accedere alla funzione di Tirocinante Giudiziario, presso la Suprema Corte di Cassazione. Viene designato alla Terza Sezione penale, dove, accompagnato dall’esperienza dei Consiglieri del Supremo Consesso, approfondisce lo studio e le tematiche più rilevanti del diritto penale. In modo specifico, tratta, continuativamente per tutto il periodo in cui riveste la suddetta qualifica, le seguenti tipologie di reato: delitti di violenza sessuale; delitti contro la personalità individuale; reati in materia di sostanze stupefacenti; reati in materia di violenza in occasioni di manifestazione sportive; reati in materia di inquinamento e rifiuti; reati in materia di edilizia e urbanistica; reati in materia di commercio ed in materia sanitaria; reati di maltrattamento o impiego illecito di animali.